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sabato, aprile 28, 2007

Il blog si é trasferi al seguente indirizzo http://www.ierasmus.com/roma

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posted by urbanohumano, 1:18 PM | link | 0 comments |


Anche a Roma, il Global Day for Darfur il 29 aprile

martedì, aprile 24, 2007

Sono anni che la guerra e la disperazione attanagliano senza sosta la regione del Darfur in Sudan. Questa guerra dimenticata conta, a oggi, 400.000 vittime. La gente è al limite della sopravvivenza: la razione procapite d'acqua continua a diminuire, ogni giorno centinaia di donne vengono rapite, stuprate dai miliziani, e ricondotte ai campi così che i mariti le ripudino per l'onta ricevuta.

Non tutti conoscono il Darfur, e forse capire le radici profonde di questa tragedia è il primo passo per strappare dal dimenticatoio i morti, i due milioni di sfollati e i 300.000 rifugiati.

Tra mille difficoltà Italian Blogs For Darfur continua, in Italia, la sua campagna per vincere la costante disinformazione che aleggia sulla crisi sudanese. Grazie all'opera di IB4D, il 29 aprile l'Italia parteciperà per la prima volta al Global Day for Darfur (giunto alla sua terza edizione) con una manifestazione per le strade di Roma allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica e i governi.

Continua su : www.06blog.it

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posted by qualcuna, 5:24 AM | link | 0 comments |


Festival della filosofia: Confini

lunedì, aprile 23, 2007

"Confini", è il tema della seconda edizione del Festival della Filosofia, evento inserito ormai di diritto tra gli appuntamenti annuali più importanti per la vita culturale di Roma. Confini: dalle barriere naturali ai confini politici, il confine è una demarcazione, qualcosa che separa, qualcosa che unisce. Ma il confine è anche un limite, un freno, qualcosa che definisce o rende indefinibile. Qual è il confine tra la vita e la morte? Qual è la finis terrae? Il limite? Lo spartiacque? Chi sconfina l’altro? Questo accattivante tema sarà sviluppato nei suoi aspetti più strettamente filosofici ma anche scientifici, artistici, religiosi, politici, sociologici con interessanti sconfinamenti nella letteratura, nella scienza, nello spettacolo, nell’arte.

Dal 9 al 13 maggio 2007 all'Auditorium-Parco della Musica
Per informazioni www.auditorium.com

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posted by qualcuna, 10:00 AM | link | 0 comments |


"Lo scatto di Roma": inizia il festival della fotografia

sabato, aprile 07, 2007

Lo scatto come scatto fotografico, ma anche come scatto di qualità. Il festival FotoGrafia di Roma –in programma dal 6 aprile sino a giugno- aggiunge ulteriori tasselli ad un mosaico che lo rende ormai assoluto punto di riferimento internazionale del settore. Tra nuovi premi, spazi inediti, produzioni, collaborazioni online e importanti sponsor. Il direttore, Marco Delogu, ci racconta tutto…
Cosa è stato, cosa ha significato e quale tracciato ha percorso il festival FotoGrafia dalla sua nascita ad oggi. Che tipo di evento era e che tipo di evento è diventato?
Il festival è nato rapidamente in pochi mesi (pensato nell’estate 2001 e aperto nella primavera 2002) e ha significato la prima grande manifestazione italiana dedicata alla fotografia internazionale, aperta dall’inizio a ospitare artisti e fotografi da tutto il mondo.
Quando c’è stato il primo salto di qualità?
Dal primo anno in cui abbiamo ospitato Boris Michailov, Nan Goldin, Leonard Freed e molti altri con lavori conosciuti e già realizzati, agli anni successivi in cui il festival ha iniziato una grande attività di produzione di lavori nuovi sul tema del festival (dal secondo anno è iniziata con Josef Koudelka la “commissione” su Roma), un lavoro sulla giovane fotografia e una sempre maggiore attenzione alla cura delle mostre e al rapporto tra il fotografo e il curatore. Sembrerà strano ma ancora nella fotografia non si da sempre la giusta importanza al ruolo del curatore. Il festival ha acquistato una sua precisa identità legata a progetti di fotografia “autoriale”, aperto a tutti i linguaggi e in costante osservazione di tutto quello che succede nel mondo. Col tempo selezioniamo sempre più le mostre principali e ciò si ripercuote anche nel circuito festival (le mostre legate alle gallerie private e a molti spazi non istituzionali) e il festival è diventato un punto di incontro per la comunità nazionale e internazionale.

Quali i passaggi cruciali a livello operativo e organizzativo?
I passaggi principali sono stati quelli di interagire con gli spazi rispettando la loro storia e proponendo sempre lavori nuovi, quasi sempre prodotti dal festival, che si inseriscano perfettamente nella storia del museo ospitante e mai come nell’edizione del 2007 sono contento dell’equilibrio trovato.

La più grande delusione e la più grande soddisfazione in questi anni.
È stata bellissima la prima inaugurazione ai Mercati di Traiano, con la mostra di Leonard Freed (Leonard è purtroppo recentemente scomparso), ed è stata una grandissima soddisfazione aver iniziato la tradizione della “commissione” su Roma con Josef Koudelka, e averla proseguita con Olivo Barbieri (2004) e Anders Petersen (2005), tutti lavori da me personalmente curati e ai quali sono molto legato, così come ai lavori fatti per FotoGrafia da Michail Rovner, Don Mc Cullin, Guy Tillim, dall’edizione completa del lavoro di Letizia Battaglia e Franco Zecchin, e dall’aver scoperto moltissimi giovani fotografi e continuare a farlo (cito il caso di Jules Spinatch). La delusione è stata per me il lavoro complessivo di Martin Parr su Roma, bello solo in parte.

“Questione Italiana” è il claim di quest’anno. Cosa sta succedendo nella fotografia italiana oggi? E come il Festival cercherà di render conto di ciò?
Succede molto nella fotografia italiana, ci sono sempre più spazi e sempre più fotografi interessanti e per fortuna non esistono più gerarchie consolidate. Mancano però due cose molto importanti: una vera tradizione di scuole, e un vero “sistema” Italia, cioè istituzioni che lavorino sulla produzione e la promozione della fotografia italiana. “Questione Italiana” nasce anche dalla necessità di tirare le fila, capire cosa è la fotografia italiana contemporanea e provare a mettere il primo mattone nella creazione del “Sistema Italia”

continua su: www.exibart.com

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posted by urbanohumano, 8:35 AM | link | 0 comments |


"Luce di pietra": arte fra Roma e la Francia

martedì, aprile 03, 2007

Originale percorso storico e artistico, Luce di pietra punta i riflettori sull'espressione artistica contemporanea italiana e francese, inondando di luce effimera diversi monumenti della Città Eterna. Grazie ad un'iniziativa dell'Ambasciata di Francia in Italia, in collaborazione con Culturesfrance e con la partecipazione dell'Ambasciata di Francia presso la Santa Sede e dell'Accademia di Francia a Roma-Villa Medici, questa mostra, organizzata insieme alla società Civita Servizi, propone un percorso notturno inedito, attraverso alcuni celebri luoghi di Roma, e più precisamente luoghi francesi.

Da Palazzo Farnese, sede dell'Ambasciata di Francia in Italia, a Villa Medici, passando per le chiese francesi di San Luigi dei Francesi e San Nicola dei Lorenesi, il percorso Luce di pietra invita il visitatore a scoprire questi luoghi d'arte e di storia attraverso quattordici installazioni luminose realizzate in situ. Per oltre tre settimane, dalle 19.30 alle 23.30, il pubblico potrà visitare a piacere questi luoghi inconsueti.

Artisti italiani e francesi, affermati o emergenti, a confronto con i più grandi maestri del passato, riuniti per una sfida, guardare con occhi nuovi i monumenti carichi di storia, e una scommessa, rischiarare di nuova luce questi luoghi secolari.
Christian Boltanski, Claude Lévêque, Sarkis, Michel Verjux, Laurent Grasso, Nathalie Junod Ponsard, Jean-Baptiste Ganne e Yann Toma sono gli artisti francesi invitati a dialogare su questi temi con alcuni rappresentanti dell'arte contemporanea italiana, Giovanni Anselmo e Jannis Kounellis, due protagonisti dell'Arte Povera, Enzo Cucchi, rappresentante della Transavanguardia, Micol Assaël, Elisabetta Benassi e Patrick Tuttofuoco.

Henry-Claude Cousseau, direttore della Scuola Nazionale Superiore di Belle Arti di Parigi, ha accettato l'incarico di Commissario generale per questa mostra insolita e inedita. Lo affianca in questo compito Marcello Smarrelli, consulente artistico per gli artisti italiani.

Un catalogo con la presentazione delle opere in situ, edito da SKIRA, sarà pubblicato poco dopo l'inizio dell'esposizione e costituirà la memoria di un evento già tanto atteso dai romani.
Questa iniziativa si inserisce nel quadro delle celebrazioni per il 50° anniversario del Trattato di Roma, a riprova del fatto che l'Europa della Cultura si sta muovendo.
Olivier Descotes
Addetto culturale

www.lucedipietra.it

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posted by urbanohumano, 12:24 PM | link | 0 comments |