M-Twentyfive. Arte contemporanea a Roma
mercoledì, luglio 19, 2006
Dopo aver lavorato a Milano come disegnatore e consulente artistico presso vari studi di architettura e di design, Guaitamacchi dai primi anni’90 decide di dedicarsi completamente alla pittura. Nel 1997 trascorre un periodo nell’area dei gasometri presso gli impianti della Bovisa a Milano e nello stesso anno presenta la sua prima personale. Dopo aver vinto il premio Suzzara inizia ad esporre in Italia e all’estero, specialmente a Città del Capo in Sud Africa che spesso si ritrova nelle sue vedute “a volo d’uccello” sulle città. La caratteristica delle sue opere è il visualizzare e osservare le città dall’alto. Guaitamacchi sorvola soprattutto le città dei suoi ricordi, Milano, Londra, Città del Capo. Il volo radente è realistico ma a tratti onirico. Le sue città sono svuotate dalle automobili, ma anche dalle persone. Nei suoi quadri non esiste il traffico e non c’è segno di ritmo urbano. Quel che viene rappresentato è da un lato l’invito nei confronti dello spettatore ad osservare la propria città con occhi nuovi, dall’altro il senso di malessere che spesso accompagna chi vive in una metropoli. Il tutto è accentuato dall’uso del bianco e del nero. Senza mezze misure. Notevole! Se in questi giorni siete a Roma…
Lara Elia
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