Wikipedia scopre la politica
martedì, luglio 11, 2006
NEW YORK - Al grido di "basta con la politica della televisione, sciocca, sciocca, sciocca!", il quarantenne Jimmy "Jimbo" Wales, fondatore di Wikipedia, ha lanciato la sua offensiva politica. Sul web, ovvio. Il progetto è ambizioso e vorrebbe cambiare politica e politici, soprattutto il loro modo di fare politica.
Gli anni '50 hanno visto sbarcare i candidati sul piccolo schermo, era l'era della tv. Oggi è il momento di internet. Lo stile, l'immagine tanto cara al tubo catodico deve essere messa in secondo piano, la strada da scegliere adesso è quella della "partecipazione, privilegiando pensieri e contenuti", scrive Wales. Le armi di questa nuova cyberdemocrazia sono semplici, quasi scontate. Basate essenzialmente sull'ospitalità. E sulla democrazia diretta come nelle antiche polis greche, che anche all'accoglienza hanno sempre dato un valore sacro.
Wikipedia si espande e all'interno del suo dominio accoglie il sito Central Campaign Wikia, con mailing list e blog, per ricavare il proprio pulpito da oratore stile Hyde park londinese, dialogare con gli altri utenti scambiando opinioni, costruire nuove strade di democrazia forzando le campagne elettorali a incamminarsi lungo la strada digitale (e democratica) del web.
continua su: http://actualidad.terra.es
technorati tags: wikipedia politica web
Gli anni '50 hanno visto sbarcare i candidati sul piccolo schermo, era l'era della tv. Oggi è il momento di internet. Lo stile, l'immagine tanto cara al tubo catodico deve essere messa in secondo piano, la strada da scegliere adesso è quella della "partecipazione, privilegiando pensieri e contenuti", scrive Wales. Le armi di questa nuova cyberdemocrazia sono semplici, quasi scontate. Basate essenzialmente sull'ospitalità. E sulla democrazia diretta come nelle antiche polis greche, che anche all'accoglienza hanno sempre dato un valore sacro.
Wikipedia si espande e all'interno del suo dominio accoglie il sito Central Campaign Wikia, con mailing list e blog, per ricavare il proprio pulpito da oratore stile Hyde park londinese, dialogare con gli altri utenti scambiando opinioni, costruire nuove strade di democrazia forzando le campagne elettorali a incamminarsi lungo la strada digitale (e democratica) del web.
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